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Aria e Reti di Monitoraggio |
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Qualità dell'aria |
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Attività |
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sei in: ARPAB.it/ Aria / Qualità dell'aria / Inquinanti monitorati
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Inquinanti monitorati
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Gli inquinanti monitorati in continuo tramite la rete di monitoraggio sono:
BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2)
CARATTERISTICHE: Il biossido di zolfo (SO2) è un gas incolore,
irritante, non infiammabile, solubile in acqua e dal caratteristico odore pungente.
Essendo più pesante dell'aria tende a stratificarsi nelle zone più basse.
PERIODICITA' CRITICHE: La concentrazione di SO2 presenta una
variazione stagionale molto evidente, con i valori massimi nella stagione invernale,
laddove sono in funzione impianti di riscaldamento domestici alimentati con combustibili
solidi o liquidi. Il biossido di zolfo era ritenuto, fino a circa 25 anni fa, uno
dei principali inquinanti dell'aria mentre oggi, il progressivo miglioramento della
qualità dei combustibili (minor contenuto di zolfo nei prodotti di raffineria) e
il sempre più diffuso uso del gas metano hanno diminuito nettamente la sua quantità
in atmosfera.
ORIGINE: Il biossido di zolfo deriva dalla ossidazione dello zolfo nel corso
dei processi di combustione delle sostanze che contengono questo elemento sia come
impurezza (come i combustibili fossili, solidi e liquidi: carbone, olio combustibile,
gasolio) che come costituente fondamentale. Le fonti di emissione principali sono
legate alla produzione di energia, agli impianti termici, a processi industriali
ed al traffico. L'SO2 è il principale responsabile delle "piogge acide"
in quanto tende a trasformarsi in anidride solforica e, in presenza di umidità,
in acido solforico.
EFFETTI SULL'UOMO: Il biossido di zolfo a concentrazioni elevate è molto
irritante per gli occhi, la gola e le vie respiratorie. A causa dell'elevata solubilità
in acqua, l'SO2 viene assorbito facilmente dalle mucose del naso e del
tratto superiore dell'apparato respiratorio (solo piccolissime quantità raggiungono
la parte più profonda del polmone). Fra gli effetti acuti imputabili all'esposizione
ad alti livelli di SO2 sono compresi: aumento delle secrezioni mucose,
bronchite, tracheite, spasmi bronchiali e difficoltà respiratoria negli asmatici.
Fra gli effetti a lungo termine si citano le alterazioni della funzionalità polmonare
e l'aggravamento delle bronchiti croniche, dell'asma e dell'enfisema. I gruppi più
sensibili sono costituiti dagli asmatici e dai bronchitici.
EFFETTI SULL'AMBIENTE: Il biossido di zolfo a basse concentrazioni provoca
un rallentamento nella crescita delle piante, mentre ad alte concentrazione ne provoca
la morte alterandone la fisiologia in modo irreparabile. Nelle foglie, il biossido
di zolfo viene trasformato in acido solforoso e solfiti, da questi, per ossidazione,
si generano i solfati. Quando il livello di anidride solforosa nell'aria diviene
insostenibile, nelle foglie si accumulano inutilizzati i solfiti che ad alta concentrazione
causano la distruzione della clorofilla, il collasso delle cellule e la necrosi
dei tessuti.
METODO DI RIFERIMENTO PER LA MISURAZIONE: Norma Uni En 14212:2012 "Qualità
dell'aria ambiente. Metodo normalizzato per la misurazione della concentrazione
di diossido di zolfo mediante fluorescenza ultravioletta".
Riferimenti
- WHO, 2005 - AIR Quality Guidelines
- Roberto Sozzi, Arpa Lazio - "La micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti
in aria"
- www.nonsolaria.com
NORMATIVA E LIMITI
D.Lgs 155/2010 e ss.mm.ii.
- Allegato XI
- Allegato XII
Limiti normativi per il biossido di zolfo (SO2)
Tipo di Limite
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Periodo di mediazione
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Valore limite
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Data entro cui il limite deve
essere raggiunto
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Valore limite per la protezione della salute umana
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1 ora
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350 µg/m3 da non superare più di 24 volte per l'anno civile
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Già in vigore dall'1.1.2005
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Valore limite per la protezione della salute umana
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24 ore
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125 µg/m3 da non superare più di 3 volte per anno civile
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Già in vigore dall'1.1.2005
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Livello critico per la protezione della vegetazione
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Anno civile
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20 µg/m3
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Livello critico per la protezione della vegetazione
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1° Ottobre - 31° Marzo
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20 µg/m3
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Soglia di allarme
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1 ora
(valore misurato su 3 ore consecutive)
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500 µg/m3
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DGR della Regione Basilicata del 6 agosto 2013, n. 983 (dall'8/2014)
Tipo di Limite
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Periodo di mediazione
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Soglie di Intervento
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Valore limite per la protezione della salute umana
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1 ora
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280 µg/m3
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Valore limite per la protezione della salute umana
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24 ore
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100 µg/m3
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Soglia di allarme
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1 ora (rilevato su 3 ore consecutive)
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400 µg/m3
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