L’attività di validazione avviene in due fasi successive, la prima garantita
dal sistema software che provvede in modo automatico, sulla base di procedure di
verifica predefinite, a validare sia i valori elementari acquisiti sia i
valori medi orari calcolati (validazione di primo livello o prevalidazione)
e la validazione finale (validazione di secondo livello) effettuata da personale
qualificato e formato nell’ambito del Sistema Interagenziale.
1. Validazione
automatica eseguita dal software – Dati validati di primo livello
Tutti i dati elementari forniti dal datalogger contribuiscono alla creazione di
un database. Tutti i dati elementari subiscono un processo di validazione di 1°
livello. Vengono ritenuti validi i dati elementari che superano i seguenti controlli:
• sono all’interno di una soglia predefinita e funzione dei campi scala degli strumenti;
• non sono stati acquisiti in fase di manutenzione/calibrazione/verifica zero-span
della strumentazione; • non sono stati acquisiti in presenza di segnalazioni
di anomalia dell’apparato di misura tali da rendere inaffidabile la misura stessa
(il sistema distingue tra segnalazioni di allarme e segnalazioni di calibrazione);
• lo scarto tra l’ultimo valore acquisito ed il valore precedente non supera una
soglia massima prefissata.
Un dato invalido non viene eliminato fisicamente
o modificato dalla base dei dati, ma solo “marcato” opportunamente ed escluso
dal calcolo delle medie orarie. Nella validazione automatica di 1° livello vengono
pertanto selezionati i valori elementari che verranno utilizzati per il calcolo
delle medie orarie. I dati elementari validi (medie minuto) andranno a creare un
nuovo database.
Le medie orarie vengono costruite utilizzando i valori
elementari validi. Esse saranno poi la base delle ulteriori elaborazioni.
Le medie orarie calcolate subiranno un ulteriore processo di validazione automatica.
I dati medi orari sono ritenuti validi se superano i seguenti controlli: •
il numero di dati elementari validi che hanno concorso al calcolo del valore medio
orario è superiore al 75% (allegato XI par 2 dlvo 155/2010) del numero dei dati
teoricamente acquisibili nell’arco dell’ora; • il risultato del calcolo appartiene
ad un intervallo prefissato.
Le medie orarie così calcolate vengono associate
ad un flag che ne indica la validità di 1° livello (dato prevalidato).
2.
Validazione di secondo livello
I dati che pervengono dall’attività
di validazione automatica sono sottoposti ad un ulteriore controllo da parte di
operatori formati che eseguono la procedura di validazione non automatica (validazione
di 2° livello).
Gli operatori formati devono svolgere un ruolo
critico nei confronti dei risultati ottenuti dalla validazione automatica sopra
descritta. Ad esempio una media oraria invalida deve essere sottoposta ad
un’analisi da parte degli operatori formati che ne stabiliscono l’eventuale validazione
in base a diversi ordini di informazioni: 1) la conoscenza dello stato di funzionamento
e di efficienza degli analizzatori; 2) la valutazione complessiva dei dati dell’area
in osservazione e la conoscenza del territorio; 3) l’influenza delle condizioni
meteorologiche su scala locale e mesoscala; 4) il confronto degli andamenti
delle concentrazioni degli analiti nelle aree aventi caratteristiche simili; 5)
l’analisi degli andamenti di inquinanti correlati e anti-correlati. Quanto esplicitato
al punto 1) è una condizione fondamentale per l’attività di validazione dei dati,
in quanto attraverso gli scambi quotidiani di informazioni con i manutentori della
rete si acquisiscono fondamentali informazioni relative allo stato di funzionamento
dell’analizzatore. Il punto 2) permette di correlare i dati forniti dalla stazione
con le sorgenti di inquinamento (traffico veicolare, emissioni industriali, sorgenti
naturali, intrusioni nel PBL). Il punto 3) permette di correlare i fenomeni
di inquinamento atmosferico con precise situazioni meteorologiche. Il punto
4) permette di correlare l’andamento di uno stesso analita acquisito in altre stazioni
di rilevamento della stessa tipologia. Il punto 5) permette di correlare l’andamento
di analiti differenti acquisiti nella stessa stazione ed aventi andamenti tipicamente
correlati o anticorrelati.
Al fine di garantire la tracciabilità delle
informazioni e dare evidenza dell’intervento dell’operatore si codificano e si associano
ai dati elaborati i seguenti flag: o media validata dall’operatore; o media
invalidata dall’operatore.
Tutte le elaborazioni successive sono effettuate
esclusivamente con le medie orarie che hanno superato il processo di validazione
sia automatico che non automatico.
Questa breve esemplificazione delle
attività di prevalidazione e validazione evidenzia la complessità delle stesse in
termini di tempi, dati da processare, procedure da implementare, personale formato
e qualificato impegnato nelle operazioni.
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