In riferimento all’evento di cui all’oggetto che ha determinato l’emissione di fumi
rossastri dal camino siglato E2, annesso al forno a tamburo rotante sulla linea
di incenerimento dei rifiuti pericolosi, si rappresentano le prime considerazioni
emerse sulla scorta delle informazioni e dei dati disponibili alla data del 5 novembre
u.s. e acquisiti:
- durante i due sopralluoghi effettuati da tecnici ARPAB, nei giorni 2 e 4 novembre
u.s.;
- dalla valutazione dei dati di qualità dell’aria acquisiti dalle 3 centraline di
monitoraggio gestite dall’ARPAB nell’area del Vulture-Melfese;
- dalle prime e parziali informazioni fornite dalla Società Fenice Ambiente S.r.l.,
a riscontro della puntuale richiesta di ARPAB per l’ottenimento di una dettagliata
relazione di merito su quanto occorso il 2 novembre u.s..
ESITI DEI SOPRALLUOGHI (2/11/2014 E 4/11/2014)
Constatazioni di merito:
- impianto regolarmente in funzione;
- emissione di fumi di colore rossastro dal camino E2 e successiva diminuzione della
colorazione fino a scomparsa nell’arco di 30 minuti;
- assenza di colorazione dei fumi nel sopralluogo del 4 u.s.
- il Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME) regolarmente funzionante;
- durante il sopralluogo del 4 u.s. erano in corso da parte dei tecnici della LASER
LAB operazioni di verifica della linearità, calibrazione e calcolo dell’indice di
accuratezza relativo (IAR) degli analizzatori dello SME. I risultati di tali operazioni
saranno trasmessi all’ARPAB entro un mese per le opportune valutazioni;
Analisi dati (allo stato):
DATI SME
- da un primo esame dei dati acquisiti relative allo SME non si evidenziano variazioni
significative dei dati degli inquinanti monitorati rispetto ai giorni precedenti
e successivi all’evento e comunque nel rispetto dei limiti previsti dall’DGR 428/2014;
DATI DI QUALITA' DELL’ARIA* (Centraline ARPAB)
- da un’analisi dei dati medi giornalieri e dei dati medi orari di qualità dell’aria
misurati nelle stazioni di Lavello, Melfi, San Nicola di Melfi, si evince che nel
periodo dal 20 ottobre al 3 novembre c.a. non ci sono stati superamenti dei parametri
normati, SO2, NO2, O3, PM 10 e PM 2,5, secondo quanto previsto dal dl.vo 155 del
2010 e s.m.i.;
- nel giorno dell’evento gli andamenti dei valori di concentrazione degli inquinanti
misurati sono risultati pressoché costanti e simili ai giorni precedenti e successivi
l’evento stesso;
*Alcuni degli strumenti per la determinazione degli inquinanti sono stati messi fuori
scansione o spenti per necessità di manutenzione. A tal proposito si precisa che
è in fase conclusiva la procedura di gara per l’affidamento del servizio di assistenza
e manutenzione della rete stessa.
DATI DEI FORMULARI RIFIUTI
- dalla verifica puntuale dell’insieme dei formulari rifiuti consegnati dalla Società,
nel sopralluogo del 4 u.s., risulta che tutti i codici CER dichiarati rientrano
tra i codici autorizzati dalla DGR 428/2014.
PRIME INFORMAZIONI FORNITE DALLA SOCIETÀ FENICE AMBIENTE S.R.L.
- il documento inviato da dalla Società Fenice Ambiente S.r.l. il 5 u.s. in riscontro
alla richiesta di relazione in merito all’evento conferma le ipotesi formulate durante
il sopralluogo del 4 u.s. senza fornire elementi aggiuntivi;
- non sono ancora pervenuti i dati delle 4 centraline di monitoraggio della qualità
dell’aria di proprietà Fenice richiesti nel sopralluogo del 2 u.s..
CONCLUSIONI PRELIMINARI
Allo stato attuale, sulla base delle informazioni fino ad ora acquisite, non è possibile
attribuire l’evento occorso ad una causa precisa.
Non si può escludere, tuttavia, la plausibilità delle ipotesi prospettate dalla
Società Fenice Ambiente S.r.l. (in sede di sopralluogo del 4 u.s.) che attribuisce
la colorazione dei fumi all’effetto della presenza di iodio nel combustibile di
alimentazione del forno rotante, peraltro, riscontrata anche in letteratura per
eventi simili in impianti analoghi.
Una valutazione più approfondita dei risultati, pur non necessariamente dirimente,
potrà avvenire con l’analisi dei risultati delle analisi chimiche, in corso a cura
della Società Fenice Ambiente S.r.l., sulle acque di lavaggio dei fumi e sulle ceneri
leggere depositate sui filtri a maniche dell’impianto. Il pertinente riscontro di
tali esiti analitici sarà trasmesso all’ARPAB presumibilmente entro la prossima
settimana, come da nota di detta Società del 5 u.s.. In merito, si precisa che in
occasione del secondo sopralluogo, quando è emersa la plausibilità dell’ipotesi
della presenza di iodio quale causa dell’evento occorso, l’ARPAB non ha avuto la
possibilità di prelevare campioni di acque di “lavaggio fumi” e “ceneri leggere”
in quanto aliquote rappresentative dell’evento occorso non erano più disponibili
presso il suddetto impianto, come peraltro riferito dall’Amministratore Delegato
della Società Fenice Ambiente S.r.l..
Gruppo di lavoro: dott. Bove, dott.ssa Bruno, dott. Cuccarese, ing. Lamorgese, dott.
Masotti, TdP Mianulli.
Potenza, 06.11.2014