Campi elettrici e magnetici
si manifestano in natura (SOLE, stelle, fenomeni meteorologici (scariche elettrostatiche)…)
e quindi sono sempre stati presenti sulla Terra fin dalla sua formazione; l’umanità
è dunque sempre immersa in un “fondo” elettromagnetico naturale. Negli ultimi decenni
l’esposizione a tali campi è notevolmente aumentata a causa delle sorgenti artificiali
ed a seguito della crescente richiesta di elettricità e allo sviluppo del sistema
di comunicazione senza fili. Ognuno di noi è quindi immerso costantemente in campi
elettromagnetici che hanno un’ origine in parte naturale ed in parte artificiale.
Tale energia elettromagnetica viene percepita come una forma di inquinamento inquietante
e subdola perché non visibile e non percepibile: tuttavia viene diffusa nell’ambiente
per compiere un servizio pregiato, sempre più richiesto ed ormai inalienabile perchè
connesso con la possibilità di comunicare. I campi elettromagnetici possono essere
suddivisi in campi statici (a bassa frequenza) e campi ad alta frequenza. Le sorgenti
che generano i campi a bassa frequenza comprendono gli elettrodotti e gli elettrodomestici
in generale (computer, televisori, asciugacapelli….) Quelli ad alta frequenza sono
generati da: radar, impianti di telecomunicazione, diffusione radio-televisiva,
telefonia mobile ecc.. L’insieme di tutte le frequenze dei campi elettromagnetici
costituisce lo spettro elettromagnetico. Guardando lo spettro elettromagnetico possiamo
fare un’ulteriore suddivisione delle radiazioni in: ionizzanti e non ionizzanti.
Sono ionizzanti (raggi X, raggi gamma emessi da materiale radioattivo, ecc.) quelle
radiazioni in grado di rompere i legami che tengono uniti gli elettroni agli atomi
(fenomeno detto ionizzazione) e, quindi, nei tessuti biologici rompere i legami
chimici delle molecole con eventuale danneggiamento di cellule; invece le radiazioni
elettromagnetiche, oggetto del nostro monitoraggio, sono troppo deboli per rompere
tali legami e quindi non sono in grado di produrre la ionizzazione (radiazioni non
ionizzanti). Le radiazioni non ionizzanti coprono tutte le frequenze fino alla luce
visibile, quelle ionizzanti coprono le frequenze dalla luce ultravioletta fino ai
raggi gamma.
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