L’A.R.P.A.B.
effettua misurazioni di inquinamento acustico attraverso l’Ufficio Inquinamento
Elettromagnetico ed Acustico fornendo supporto tecnico alle Pubbliche Amministrazioni
per la risoluzione di problematiche legate alla legge n. 447/1995 definita Legge
Quadro sul Rumore.
Le attività produttive come anche quelle commerciali ed antropiche producono rumore
i cui effetti possono diventare disturbo per la restante popolazione. I Comuni tengono
in considerazione in fase autorizzativa delle relazioni tecniche di previsione con
misure di contenimento del fastidio, tuttavia vi sono delle attività che non possono
passare inosservate.
In ambito urbano con il rispetto delle prescrizioni di progetto, degli orari di
lavoro o dello svolgimento in luoghi opportuni di serate danzanti e concerti si
ottengono risultati che permettono ad attività rumorose l’accettazione da parte
della popolazione del fastidio risultante. Diversa è la situazione per le zone industriali
dove i cicli produttivi hanno carattere di continuità e l’impatto del rumore nel
periodo notturno ha effetti sicuramente diversi che nel periodo diurno. Essendo
i limiti di legge più alti, 70 decibel di giorno e 60 decibel di notte, affinché
le lavorazioni possano svolgersi, il fastidio lamentato dalla popolazione che vive
a stretto contatto delle aree industriali non per questo diminuisce.
Anche le strade di grossa percorrenza ed il traffico urbano viene percepito come
un fastidio. Non mancano situazioni di misura che hanno richiesto interventi di
mitigazione.
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