La Comunicazione ambientale diventa particolarmente importante in situazioni di rischio e emergenze ambientali.
La comunicazione del rischio è quel campo in cui si studia e si analizza come trasmettere, dopo averle individuate, le situazioni di rischio dell’uomo sull’ambiente e viceversa. E’ una comunicazione a più vie che prevede uno scambio di informazioni, relative a tecnologie, fenomeni, eventi con possibili effetti dannosi sulla salute e/o sull’ambiente, tra più soggetti potenzialmente interessati.
Dal momento che non si tratta quindi solo di “informazione” che viene veicolata, bensì di condivisione di informazioni, di opinioni, di timori, ecc., in una “leale” interazione, centrale diviene il tema del “riconoscimento” e della fiducia tra i diversi attori coinvolti nei processi di comunicazione.
Il coinvolgimento e l’attenzione dedicati all’evento critico non devono essere solo un atto formale ma devono essere lo specchio reale di un’etica alla quale tutto l’organizzazione si deve uniformare.
La trasparenza dei comportamenti, la disponibilità a fornire dati, cifre ed ogni elemento utile a comprendere le cause e le origini dell’emergenza, insieme all’informazione circa le proprie azioni, sia nei confronti degli stakeholder di riferimento, sia della stampa e dell’informazione radiotelevisiva sono assolutamente indispensabili per poter essere credibili nella comunicazione. Ciò riguarda in primo luogo le istituzioni, che hanno bisogno urgente di confermare e accrescere la loro credibilità, ma anche i media, dalla carta stampata alla televisione, dal livello locale a quello nazionale.
La problematica del rischio e della sua percezione/accettazione da parte della comunità locale circa gli effetti ambientali e sanitari ( reali o potenziali) di impianti o altri elementi critici sugli ambiti territoriali porta ad una crescente necessità di pianificare un’appropriata comunicazione ambientale. La pianificazione dovrebbe trattare le informazioni pertinenti per la risposta sia a situazioni potenziali di rischio sia a crisi e situazioni di emergenze reali. In fase di situazione potenziale (calma relativa), infatti, si ha tutto il tempo necessario per pianificare le attività di comunicazioni come ad esempio comunicare le regole di comportamento da osservare in una condizione di emergenza e di panico collettivo (es. lo sgombero di un’area interessata per predisporre la mobilitazione e l’organizzazione delle strutture di accoglimento sanitario o l’allestimento di quelle residenziali). In fase di rischio effettivo (quella più critica) qualsiasi carenza nella pianificazione o nei processi rischia di essere evidenziata in tali circostanze. lasciando spazio solo all’informazione su dati (es. numero di vittime, ritrovamento di superstiti ecc.). La pianificazione di un programma di comunicazione ambientale può ridurre di molto le conseguenze che eventi indesiderati potrebbero avere sulla reputazione dell’organizzazione tra i clienti ed i residenti della comunità locale.
Un programma di pianificazione comporta fondamentalmente :
- L’analisi del contesto
- L’individuazione degli Obiettivi
- Destinatari
- Le azioni di comunicazione
- Gli strumenti
Il tema della comunicazione del rischio trova i più solidi riscontri normativi proprio nel campo del rischio industriale. Le direttive comunitarie “Seveso” (1982, 1996 e 2003), stabiliscono che le popolazioni esposte siano informate sui rischi, sulle misure adottate per minimizzarli e sulla condotta da tenere nel caso si verifichi un incidente.
Tali obblighi sono recepiti nell’ordinamento rumeno con le seguenti leggi.
Le emergenze[1] possono essere di origine Naturale (terremoti, inondazioni, frane, ecc.) e Antropica (incidenti industriali, incidenti nucleari, siti inquinati, ecc.)
- Emergenze connesse al rischio naturale
Le emergenze connesse al rischio naturale riguardano principalmente due tipologie di situazioni, cioè quelle legate a crisi idrogeologiche e quelle connesse a crisi sismiche:
1.1 Emergenze in seguito a crisi idrogeologiche
1.2 Emergenze in seguito a crisi sismiche
- Emergenze connesse al rischio antropico
Le emergenze connesse al rischio antropico riguardano principalmente due tipologie di situazioni. Cioè quelle legate al rischio industriale nucleare e quelle connesse ai siti contaminati:
2.1 Emergenze a seguito di Rischio industriale e nucleare
2.2 Emergenze a seguito di Sito Contaminato
[1] Definizioni tratte dal sito dell’ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. www.apat.it