CTN-ACE
Con la Legge del Ministero dell’Ambiente n. 349/86 è stato istituito il SINA, Sistema INformativo Ambientale, strumento che ha l’obiettivo di coordinare e gestire razionalmente il monitoraggio e l’elaborazione delle informazioni ambientali provenienti dai soggetti istituzionali che ne hanno le competenze. I Centri Tematici Nazionali (CTN) sono la struttura portante del SINAnet; essi costituiscono, inoltre, uno dei più significativi supporti operativi alle attività dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (APAT). Attraverso di essi vengono definite le linee guida per il monitoraggio ed il controllo ambientale all’interno del contesto comunitario.
I Centri Tematici Nazionali, a loro volta, sono costituiti dall’associazione di più strutture tecniche (impegnate da un contratto con APAT) con compiti tecnico scientifici ed informativi sul tema ambientale di competenza, ed individuate nell’ambito del sistema ARPA/APPA, cui si aggiungono istituzioni scientifiche di riconosciuta valenza nazionale.
Il Centro Tematico Nazionale Atmosfera Clima Emissioni (CTN-ACE) si occupa di temi relativi al clima, alla qualità dell’aria ambiente ed alle deposizioni atmosferiche.
Più specificamente, i suoi obiettivi generali sono:
- effettuare una rassegna della domanda di informazione, analizzando anche le convenzioni internazionali e le normative comunitarie, nazionali e regionali tramite un osservatorio dedicato;
- individuare indici ed indicatori per i temi: aria, emissioni, clima;
- effettuare il censimento delle sorgenti dei dati relativi ai temi: aria, emissioni, clima;
- ottimizzare la qualità dei dati relativi ai temi di pertinenza curandone la raccolta, la bonifica e la qualificazione;
- elaborare indirizzi e criteri per lo sviluppo e la realizzazione di reti di monitoraggio a livello nazionale;
- contribuire alla definizione di standard di qualità ambientale anche in funzione dei piani di tutela e di risanamento;
- organizzare e gestire un osservatorio dei modelli finalizzati alla valutazione dei dati relativi ai temi di pertinenza.
I prodotti del CTN-ACE sono:
- Rapporti tecnici: comprendono relazioni, rapporti e/od ogni altra documentazione a contenuto strettamente tecnico;
- Manuali: compilazioni che riportano, con criteri informativi e didattici, le nozioni fondamentali relative ad un argomento tecnico-scientifico prodotte al termine di analisi e studi specifici;
- Linee guida e Guide tecniche: le prime contengono le direttive di massima circa l’applicazione di procedure e metodologie, criteri di indagine, misurazioni, requisiti obbligatori, specifiche di intervento; le seconde definiscono tali direttive nel dettaglio;
- Dossier (rapporti tematici): documenti che hanno la finalità di rappresentare gli stati oggettivi e tendenziali delle componenti ambientali;
- Raccolte di dati e Strumenti di gestione: comprendono gli applicativi software, le banche dati alfanumeriche e cartografiche, gli inventari ed i censimenti;
- Atti: relativi ai lavori di seminari, convegni e workshop organizzati e/o promossi dall’APAT
Osservatorio dei modelli e due applicazioni su area padana e mediterranea
Nell’ambito delle attività del CTN-ACE espletate nel 2004, l’ARPAB fa parte, con ARPA Emilia Romagna, ARPA Lazio, ARPA Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Campania, ARPA Veneto, della task 09.01.04 “Osservatorio dei modelli e due applicazioni su area padana e mediterranea”.
Gli obiettivi che questa task si è posta sono stati:
- supporto alla creazione di un gruppo di modellisti nelle ARPA partecipanti;
- predisposizione di un set di dati necessari alla applicazione di modelli di qualità dell’aria a scala regionale su due aree di studio situate nel Bacino Padano Adriatico (BPA) e nell’area Mediterranea Italiana (MED);
- aggiornamento dell’osservatorio dei modelli.
Le attività della task sono state suddivise in differenti aree di lavoro (work packages: WP) alle quali le diverse agenzie hanno partecipato:
• WP01 Coordinamento e documentazione
• WP02 Bacino Padano Adriatico (BPA)
- WP02.1 Emissioni BPA (rilascio dati BPA e MED
- WP02.2 Meteorologia (rilascio dati BPA e MED)
- WP02.3 Data set di verifica e protocollo di confronto (meteo e QA)
- WP02.4 Preparazione condizioni al contorno
• WP03 Area Mediterranea (MED)
- WP03.1 Coordinamento MED e Formazione (applicazione modelli Urbani/industriali)
- WP03.2 Emissioni su area MED
- WP03.3 Verifica meteo e QA su area MED
Il nostro lavoro
In particolare, nell’ambito delle attività svolte, l’ARPAB ha:
- predisposto i dati meteo e di qualità dell’aria, riguardanti la Basilicata, per il data input al modello fotochimico da applicare all’area MED,
- organizzato il corso di perfezionamento dal titolo “Applicazione di modelli a scala locale ed urbana”, presso la sede ARPAB di Potenza, dal 12 al 14 Luglio, destinato al personale agenziale delle ARPA del gruppo MED,
- effettuato lo studio preliminare per l’applicazione del modello GIADA, sviluppato dall’APAT, al data set urbano di Brescia predisposto dalla precedente task modellistica nel corso del 2003,
- preso parte al 2° seminario su “I modelli per la valutazione e la gestione della qualità dell’aria” nella sessione Esperienze del Sistema Agenziale presentando l’intervento intitolato “Applicazione di un modello gaussiano ibrido ad un sito industriale ad orografia complessa” a valle dell’applicazione del CTDMPlus, modello gaussiano ibrido sviluppato dall’EPA,
- provveduto alla stesura delle mappe per la verifica della congruenza dei dati di emissione elaborati dalla task sulle emissioni, a scala provinciale, e ripartiti su un grigliato della risoluzione spaziale di 5 km x 5 km.
Riferibilità sulla misura dell’Ozono
L’ARPA Basilicata partecipa al progetto del CTN-ACE per la costituzione di una catena metrologica in qualità delle misure di Ozono. La molecola di ozono è altamente instabile, caratteristica questa che impedisce di disporre facilmente di un campione di taratura ufficiale in situ. Per tale ragione, si è pensato alla realizzazione di una catena metrologica che permetta di legare ai campioni SI le misure eseguite presso le stazioni disseminate sul territorio nazionale.
Tale catena è strutturata su 4 livelli il primo dei quali è idealmente costituito dall’Istituto Metrologico Colonnetti di Torino che detiene il campione nazionale per l’Ozono. Tale campione, dotato delle più elevate caratteristiche metrologiche e caratterizzato dal più ridotto livello di incertezza, viene usato per la taratura di 5 fotometri zonali per ozono, assegnati, ciascuno di essi, ad uno dei 5 laboratori zonali disseminati sul territorio nazionale e che costituiscono il secondo livello della catena metrologica. I 5 laboratori zonali individuati sul territorio nazionale sono collocati presso le varie ARPA di: Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Basilicata e Sicilia. A ciascun laboratorio zonale è demandato il compito di tarare col proprio fotometro zonale, un fotometro interregionale, rappresentante, a sua volta, il terzo livello della catena. Mediante l’uso di tale strumento, si provvede alla taratura degli analizzatori di ozono da campo delle regioni assegnate ai singoli laboratori zonali: individuiamo, così, il quarto ed ultimo livello della catena metrologica.
Il lavoro presso la nostra sede
La nostra struttura si è dotata di un laboratorio ad atmosfera controllata (umidità relativa, pressione e temperatura regolate) nel quale il fotometro zonale (secondo livello della catena metrologica) viene usato per la taratura del fotometro interregionale (terzo livello della catena metrologica) con cui si provvede alla taratura degli analizzatori di Basilicata, Puglia e Calabria. Abbiamo anche pensato di ovviare ad un passaggio (il terzo della catena metrologica) nella taratura degli strumenti di nostra diretta competenza, cioè degli analizzatori di ozono disseminati nella rete di punti di campionamento della qualità dell’aria sul territorio della regione Basilicata. Pertanto essi vengono periodicamente prelevati dalle cabine e portati in laboratorio per essere tarati direttamente sul fotometro zonale, diminuendo così, ancor più, l’incertezza sulle operazioni svolte ed aumentando l’accuratezza delle misure effettuate sul campo.
La nostra agenzia ha stipulato, con l’Istituto Superiore di Sanità, una Convenzione per lo studio delle problematiche ambientali legate all’incenerimento dei rifiuti avente come oggetto “la Valutazione delle Emissioni, dei Livelli di Ricadute e dell’Impatto Ambientale dell’Impianto di Termodistruzione dei Rifiuti Fenice”.
I lavori sono consistiti in una valutazione delle emissioni dell’impianto Fenice di San Nicola di Melfi (PZ), attraverso l’analisi incrociata della documentazione tecnica fornita su richiesta dall’azienda ed i campionamenti effettuati con cadenza periodica ai camini delle due linee di incenerimento. Si sono altresì valutate le ricadute al suolo di tale impianto attraverso il posizionamento di apparecchiature per il rilevamento di specifici inquinamenti atmosferici ed il campionamento di matrici ambientali in determinate aree individuate nell’intorno dell’inceneritore.
Hanno partecipato allo studio:
Bruno Bove, Alessandro Di Domenico e Giuseppe Viviano quali responsabili scientifici.
Paolo Alessandrini, Giorgio Cattani, Mariacarmela Cusano, Elena Dellatte, Silvia Deluca, Fabiola Ferri, Annarita Fulgenti, Igor Fochi, Nicola Iacovella, Marco Inglessis, Gaetano Settimo, Antonio Coviello, Alessandro Laurita, Elena Sebastianelli (segreteria).
Studi ed eventi di superamento Pm10