Cosa fa ARPAB?
Supporto tecnico scientifico
ARPAB supporta le autorità competenti durante l’iter autorizzatorio, attraverso istruttorie tecniche e rilascio del parere di competenza.
Controllo emissioni in atmosfera
ARPAB svolge l’attività di controllo presso le aziende soggette all’obbligo di autorizzazione alle emissioni.
Il controllo consiste nella verifica del rispetto delle autorizzazioni rilasciate agli stabilimenti per le emissioni in atmosfera derivanti dagli impianti e dalle attività presenti.
Lo scopo del controllo è quello di:
- valutare la conformità dello stabilimento ai requisiti dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
- verificare il rispetto delle prescrizioni e dei limiti emissivi previsti nell’autorizzazione medesima.
L’obiettivo si raggiunge secondo diverse modalità:
- valutazione della conformità amministrativa (comunicazioni agli Enti, autocontrolli) e delle prescrizioni tecnico-gestionali;
- verifica della conformità impiantistica (impianto e presidi depurativi);
- verifica in campo degli autocontrolli del gestore;
- campionamento con prelievi ed analisi ai punti di emissione;
- eventuale segnalazione all’Autorità Competente, ai fini dell’emanazione dei provvedimenti conseguenti.
Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME)
Il monitoraggio delle emissioni può essere effettuato attraverso misure discontinue (determinazione della concentrazione degli inquinanti effettuata a specifici intervalli di tempo), oppure attraverso misurazioni in continuo, attraverso un sistema di monitoraggio in continuo detto SME, con analizzatori installati in modo permanente sul camino.
Per alcune tipologie di impianti, di seguito elencate, il sistema di monitoraggio in continuo è obbligatorio:
- Grandi impianti di combustione (Allegato 2, Parte V del D.Lgs 152/06);
- Impianti di Incenerimento e Coincenerimento dei rifiuti (Titolo III bis Parte quarta D.Lgs 152/06);
- Impianti che producono COV con un flusso di massa di solventi emessi a camino > 10 Kg/h (Art. 275 del D.Lgs 152/06);
- Altre tipologie di impianti per le quali le BAT Conclusion prevedono il monitoraggio in continuo (Acciaierie, Vetrerie, Cementifici);
- Impianti per i quali l’Autorità Competente ha prescritto un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni.
Il sistema SME è caratterizzato, in generale, da un gruppo di campionamento dell’effluente gassoso a camino (sonda, linea di trasferimento, eventuale sistema di condizionamento e analizzatori), da un insieme di ulteriori sensori remoti (segnali di impianto e parametri caratteristici dei fumi), da un sistema dedicato all’acquisizione e salvataggio su file dei segnali di tali dispositivi e da un software di trattamento dei dati (validazione, elaborazione successive, archiviazione ed eventuale trasmissione degli stessi).
L’installazione di un sistema SME su un camino di un’azienda consente di misurare in continuo (ovvero istante per istante) i valori di concentrazione degli inquinanti soggetti a limiti in uscita dal camino e di altri parametri caratteristici dei fumi (temperatura, pressione, umidità, …), oltre che di funzionamento dell’impianto (condizioni di esercizio, energia prodotta, etc.).
Lo SME installato a presidio di un’emissione industriale consente di ricavare, tramite la misura della portata, anche i flussi di massa (quantità di uno specifico inquinante emesse dal camino su un dato orizzonte temporale) e inoltre consente il monitoraggio costante delle emissioni anche in situazioni diverse dal “normale” funzionamento (stati transitori quali avvii e spegnimenti, oppure stati di avaria/guasto).
I requisiti dei sistemi SME sono prescritti dall’Allegato VI parte V del D.Lgs. 152/2006 e alcune tipologie di installazione devono esercire lo SME secondo la norma UNI 14181.
Attività di controllo in presenza di uno SME
In caso di presenza di un Sistema di Monitoraggio in continuo delle emissioni (SME) presso un’azienda l’attività di controllo può prevedere una valutazione di tale sistema:
- diretta – attraverso una verifica in campo
- indiretta – attraverso la verifica degli obblighi dell’azienda sia a livello di gestione (verifiche periodiche) che di comunicazione rispetto ad ARPA (comunicazioni di guasti, anomalie, superamenti).
La linea guida del SNPA 43/2022 suggerisce le attività delle Agenzie da effettuare in campo per la verifica degli SME.
Si riportano di seguito alcune delle verifiche che vengono effettuate:
Verifica che la strumentazione installata sia quella indicata nel Manuale di gestione e nell’autorizzazione (compresi sistemi di acquisizione parametri ausiliari) – verifica corrispondenza strumenti certificazioni attraverso numero di serie.
Verifica (a video) del funzionamento degli strumenti di misura e dei dati elementari e istantanei.
Verifica della presenza e del corretto funzionamento del sistema di raffreddamento della cabina e presenza di un eventuale check (alert) collegato alla sala controllo.
Verifica buono stato di conservazione della linea dello SME- es. verifica funzionamento frigo, verifica della sonda riscaldata (140gradi), verifica dei flussimetri, verifica temperature di esercizio dei sistemi catalitici (se presenti), ecc.
Verifica bombole per la taratura della strumentazione.
Verifica presenza registro interventi operatore sul sistema e motivazione degli interventi e azioni correttive attuate;
Verifica registrazione e archiviazione parametri ausiliari e grandezze significative;
- Verifica corretta implementazione parametri configurabili dall’utente (funzioni di pre-elaborazioni, fattori di normalizzazione, etc);
- Verifica ossigeno di riferimento impostato;
- Verifica valori limite impostati;
- Verifica corretta implementazione nel software (a sistema) dei parametri ottenuti dalla QAL2 (parametri della retta di taratura);
- Verifica rispetto dei range di taratura (punto 6.5, UNI EN 14181) e del monitoraggio del test di sorveglianza settimanale QAL2;
- Verifica implementazione, nel software dell’incertezza, della verifica del valore limite (Intervallo di confidenza sperimentale);
- Verifica dei dati elementari scartati per eccedenza di campo.