La sede ARPAB di Matera è dotata di un laboratorio analitico per la radioattività, che si occupa dal 2006 di campionamenti e misure radiometriche sul territorio regionale, nonché del monitoraggio della radioattività in diverse matrici ambientali e alcune matrici alimentari, ai sensi dell’Art. 152 del D.Lgs. 101/2020 “Controllo sulla radioattività ambientale” (ex art. 104 del D.Lgs. 230/95 ora abrogato), che prevede l’adempimento del monitoraggio della radioattività ambientale, a carico di ogni Regione. In particolare, la Regione Basilicata ha istituzionalizzato e affidato ad ARPAB, con DGR n. 752 del 30/04/2010, una Rete Regionale di monitoraggio estesa a tutto il territorio lucano ed una rete di monitoraggio e controllo più fitta, localizzata nell’area di influenza dell’ex impianto Nucleare ITREC di Rotondella gestito da Sogin (Rete Locale ARPAB per ITREC).
La Rete Regionale fornisce dati che alimentano il database della Rete di Sorveglianza Nazionale della Radioattività (RESORAD) gestita da ISIN, di cui sono parte integrante anche i monitoraggi effettuati nell’ambito della suddetta Rete Locale ARPAB. Nel piano di monitoraggio sono contemplate anche alcune matrici interne all’ITREC, in attuazione di una convenzione ISIN-ARPAB, al fine di rilevare e segnalare tempestivamente eventuali anomalie. I protocolli tecnici e operativi di riferimento per i campionamenti, le metodiche di preparazione chimica e radiochimica dei campioni e le metodiche analitiche implementate sono quelli in uso nel Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).
Le principali matrici monitorate (con periodici campionamenti effettuati sempre negli stessi punti, e analisi radiometriche eseguite nel laboratorio CRR) sono le seguenti:
- ARIA: Campioni giornalieri di particolato atmosferico (PTS) e campioni continui di fallout (raccolta quindicinale o mensile delle deposizioni al suolo, umido e secco). Monitoraggio della dose gamma in aria, effettuato in continuo nell’area esterna all’ITREC di Rotondella, tramite due centraline fisse ubicate nelle direzioni prevalenti del vento (rispetto al camino di emissione dell’Impianto), nell’ambito della Rete Locale ARPAB per ITREC.
- SUOLO E SEDIMENTI: Campioni standardizzati di terreno imperturbato o coltivato, sabbia marina, sedimenti lacustri, fluviali e marini, al fine di valutare l’andamento spaziale e temporale della concentrazione di radionuclidi artificiali (da impiego nucleare/industriale/medicale) e di radionuclidi naturali.
- ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE: Campioni di acque di fiume, di lago e di mare nei principali corsi fluviali, mari e bacini della Basilicata. Campioni di acque sotterranee prelevati da pozzi e/o piezometri.
- ACQUE POTABILI: Campioni di acque potabili condottate, prelevate (a campione) da fontanini della rete pubblica, in attesa del Piano Regionale, di cui al D.Lgs. 28/2016 (i cui campioni saranno forniti dalle Aziende Sanitarie regionali) [link Documento ARPAB_Dlgs 28-2016 RadAcqPot].
- MATRICI ALIMENTARI: di latte, frutta, vegetali, ortaggi e foraggio prelevati e forniti dalla ASL competente nell’area di influenza dell’impianto ITREC di Rotondella, nell’ambito della Rete Locale ARPAB.
Oltre al monitoraggio dei principali radionuclidi artificiali (rappresentativi dell’eventuale impatto da attività nucleare/industriale/medicale), ARPAB effettua anche un monitoraggio dei principali radionuclidi naturali, nell’ambito dei NORM, ovvero materiali generalmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali in concentrazioni superiori alla media della crosta terrestre. I NORM possono essere la materia prima, il prodotto o il residuo della lavorazione in numerose attività industriali, in corso o pregresse, nelle quali il rischio radiologico è generalmente correlato al processo lavorativo. è perciò necessario identificare e porre sotto sorveglianza tali processi industriali.
Dati e Documenti
L’ARPAB ha messo a punto e avviato dal 2008 un programma di controllo e monitoraggio della radioattività, finalizzato alla Rete Locale ARPAB per ITREC (di cui alla DGR Regione Basilicata N. 752 del 30/04/2010, e successivi aggiornamenti del relativo piano di monitoraggio), indipendente dal Piano di Sorveglianza ambientale spettante all’Esercente, in funzione della tipologia dell’impianto e del territorio circostante, nonchè della caratterizzazione dei recettori ambientali e delle possibili vie di diffusione della radioattività
- Il piano di monitoraggio stabilisce le matrici, le periodicità ed i punti di campionamento, nonché le tipologie di analisi;
- il rilevamento in continuo della dose gamma ambientale viene effettuato tramite due centraline fisse di monitoraggio installate dall’ARPAB a gennaio 2005 all’esterno dell’ITREC, lungo le direzionii prevalenti del vento rispetto al camino di emissione dell’impianto stesso;
- le matrici più rappresentative ai fini radioprotezionistici da indagare sono rappresentate da acqua di falda, terreno, sabbia, sedimenti e acque superficiali da prelevare al fiume Sinni a valle ed a monte dell’impianto, matrici marine (prelevate, tramite sommozzatore convenzionato con ARPAB, in prossimità del punto di scarico a mare degli effluenti liquidi dell’Impianto) e matrici alimentari (latte, frutta, ortaggi, grano, pesce locale) prodotte nella zona di interesse, i cui campionamenti sono a carico della Azienda sanitaria territorialmente competente che consegna periodicamente all’ARPAB i campioni in singole aliquote;
- l’area interessata al monitoraggio corrisponde ad un settore circolare all’esterno dell’Impianto, di raggio non meno di quattro chilometri, suddiviso in otto settori circolari di 45 gradi ciascuno;
- per le matrici interne all’impianto, quali gli effluenti liquidi presso le vasche di raccolta e altre matrici interessate da lavori strordinari, l’ARPAB effettua alcune analisi su campioni prelevati da SOGIN, su richiesta o concordati con ISPRA nell’ambito dell’ultima Convenzione (ISPRA-ARPAB) sottoscritta nel 2013.