Gentile signora,
per situazioni come quella che lei ha illustrato, occorre allertare il Comune di Potenza, l’ASP e il Comando dei Carabinieri.
Saranno questi organi preposti a valutare il tipo di intervento ed eventualmente a coinvolgere l’Arpab (Organo preposto al monitoraggio e controllo ambientale e non sanitario) per gli eventuali rilievi strumentali.
Cordiali Saluti,
Ufficio U.R.P.
Qualora il progetto preveda il riutilizzo integrale del terreno scavato allo stato naturale all’interno dello stesso cantiere di produzione si applica la clausola di esclusione di cui all’art. 185 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., purché il materiale sia non contaminato e riutilizzato allo stato naturale. In questo caso non è esplicitamente prevista la comunicazione all’ARPAB, tuttavia si consiglia di inviare comunque l’autocertificazione prevista ai sensi dell’art. 41bis della L. 98/2013, compilando il modello reperibile al seguente link:
modello terre e rocce da scavo
Sono fatte salve le ulteriori procedure previste dalle normative urbanistiche e paesaggistiche, per le quali è necessario chiedere chiarimenti agli enti competenti.
Buongiorno, l’acqua potabile viene controllata anche da tecnici Arpab e dagli Uffici preposti nei fontanini pubblici dei 131 comuni lucani. Analogo servizio lo esegue l’Arpa Piemonte, ove può rivolgersi se lei è residente in Piemonte. Le analisi non vengono eseguite su richiesta dei privati cittadini. Si resta a disposizione per eventuali nuovi chiarimenti, cordiali saluti.
Si precisa che la domanda è generica e non possiamo darle alcuna risposta
La mappa pubblicata sul sito istituzionale ARPAB
www.arpab.it/comunicazione/comunicazione /monitoraggio_radon.asp
relativa all’indagine conoscitiva sui livelli di concentrazione di RADON INDOOR che il ns. ufficio sta svolgendo, a campione, negli edifici scolastici regionali, è aggiornata al 1° aprile 2016 (come indicato). In accordo con la ns. prima relazione (altresì pubblicata), si precisa che le classi di rischio ivi riportate possono essere associate (in prima approssimazione) solamente ad un rischio relativo tra i vari comuni e non rappresentano in alcun modo la mappatura del rischio radon assoluto in Basilicata. La mappa pubblicata viene periodicamente aggiornata sulla base dei valori massimi di concentrazione radon misurati negli edifici scolastici via via esaminati, distribuiti in 5 classi di livello.
Ci si deve rivolgere ad una ditta specializzata. Le imprese che effettuano la bonifica di manufatti contenenti amianto devono essere iscritte all’Albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (categoria 10). La ditta predisporrà un piano di bonifica che verrà approvato dalla ASL (eventualmente in concerto con l’ARPA circa l’analisi di campioni di materiali prelevati dal sito della bonifica). La ASL seguirà i lavori, certificando la restituibilità ambientale del luogo in cui è stata effettuato l’intervento di bonifica.
Il massimo consesso regionale ovverosia il Consiglio Regionale con Legge Regionale n. 7 del 13.5.2016 e in data 2.8.10.16 in relazione alla DGR 739/2016, ha approvato i bilanci aziendali con i quali vengono iscritte le poste di 8.050 M€ e 8.980 M€ rispettivamente per le acquisizioni di personale e attrezzature. E’ in corso di approvazione la delibera agenziale n. 487/2016 per l’ ulteriore somma di M€ 17.986. In buona sostanza vengono finalizzate tutte le attività non espletate o parzialmente espletate elencate nella delibera n 25/2016 e 290/2016.
Anche il Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti evidenziava : “l’attività estrattiva che viene fatta qua necessita di un controllo di carattere ambientale che non può essere demandato ad una arpa piccolina che svolge attività routinarie quindi è evidente che c è un tema di carattere nazionale che può essere risolvibile solo agendo a livello legislativo nazionale e quindi l’aiuto che ad un certo momento chiede la regione al ministero rientra un po’ in questo ragionamento. Ci dice scusate qui c è l’attività estrattiva più importante d’Italia sicuramente la più importante d’ Europa così come giustamente vengono percepiti i guadagni è anche giusto che il governo si preoccupi a dare una garanzia maggiore o che metta in campo direttamente degli strumenti a questo riguardo per tutelare l’ ambiente, però è una giustificazione veramente minima se poi io vado a vedere altre situazioni prendiamo un controllo banale come quello di un inceneritore della Fenice su cui ancora oggi la Agenzia ha dovuto esternalizzare le indagini non ha personale che fa controllo alle emissioni dei camini cioè sono situazioni che dipendono tutte dalla regione”.
A fronte delle carenze evidenziate con le DDG 21, 25 e 290 del 2016 il Presidente della regione Basilicata dichiarava e ha attuato “ ho investito 40 milioni di euro : otto milioni di euro all’anno almeno per i prossimi quattro, più dieci milioni per tecnologie e personale per implementare Arpab affinché possa svolgere le funzioni di controllo che le spettano per norma”.
Nelle more della completa attuazione del Masterplan, a valere sui fondi della Variazione di Bilancio di cui alla DDG 387/2016, innanzi citata, si sono sottoscritti accordi con ISPRA e ASSOARPA proprio perché l’Agenzia potesse essere accompagnata in questa fase transitoria. La concreta attuazione delle schede progettuali del Masterplan (ex DGR 1101/2016) è tuttavia vincolata all’approvazione della citata variazione al bilancio, che, allo stato, non è ancora intervenuta da parte del Consiglio Regionale.
Gentile Sig. Coiro Donato, le invio, come da Lei richiesto il link da cui scaricare il Masterplan: https://www.arpab.it/arpab/wp-content/uploads/2023/03/DGR-n.1101-del-28.09.2016-Masterplan.pdf
Grazie per l’encomio e speriamo di riuscirci.
Pur non essendo un quesito di competenza ARPAB, si ritiene che, fatta salva l’interpretazione autentica del legislatore (riferimenti utili: D.Lgs. 230/95 e s.m.i.; D.Lgs. 100/2011), non vi sono indicazioni normative specifiche sui requisiti professionali per i tecnici che possono eseguire le misure delle concentrazioni di radon. In ogni caso, per le misure previste nei luoghi di lavoro di cui all’art. 10-bis del D.Lgs. 230/95 e s.m.i., l’Esercente è tenuto ad avvalersi di “organismi riconosciuti … o … di organismi idoneamente attrezzati” (di cui all’art. 10-ter, comma 4. dello stesso D.Lgs.), e per gli adempimenti di valutazione delle dosi (comma 5 dello stesso articolo) deve avvalersi di un Esperto Qualificato in radioprotezione (ai sensi della stessa normativa).
Un utile riferimento di consultazione può essere l’ANPEQ (Associazione Nazionale Professionale Esperti Qualificati in radioprotezione).
Ai sensi dell’articolo 189, comma 1 del d.lgs. n. 152/2006 il Catasto dei rifiuti è organizzato in una Sezione nazionale (che ha sede presso l’ISPRA) e in Sezioni regionali o delle Province autonome di Trento e di Bolzano (presso le Agenzie regionali e delle Province autonome per la protezione dell’ambiente). Il Catasto dei rifiuti assicura un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato in materia di produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali. I dati sui rifiuti urbani, acquisiti dall’Istituto grazie al contributo delle sezioni regionali del Catasto e, in generale, di tutti i soggetti pubblici detentori dell’informazione, nonché attraverso il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD), sono elaborati e pubblicati con cadenza annuale sai sensi dell’articolo 189, comma 6 del d.lgs. n. 152/2006 sul sito dell’ISPRA al seguente link:
L’ufficio Risorse idriche del Dipartimento Provinciale ARPAB di Matera esegue campionamenti e analisi delle acque condottate, in tutti i Comuni della provincia di matera, secondo un programma concordato con il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana – U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Gli esiti analitici (rapporti di prova delle analisi chimiche e batteriologiche effettuate sui campioni prelevati) vengono trasmessi al suddetto Dipartimento ASM con l’indicazione di eventuali superamenti dei parametri analizzati rispetto ai valori limite previsti dalla vigente Normativa (D.Lgs.31/2001). La valutazione finale dei risultati delle analisi ed il conseguente “Giudizio di Potabilità” sono di competenza del Dipartimento di Prevenzione della Salute Umana. I laboratori ARPAB operano come supporto tecnico della ASL competente per territorio cui spettano le valutqazioni Igienico-Sanitarie del caso. Ad ogni buon conto le decisioni finali in merito all’utilizzo delle acque condottate, destinate al consumo umano, vengono assunte dal Sindaco con apposite Ordinanze Pubbliche alle quali i cittadini debbono attenersi.
L’ufficio Risorse idriche del Dipartimento Provinciale ARPAB di Matera esegue campionamenti e analisi delle acque condottate, in tutti i Comuni della provincia di matera, secondo un programma concordato con il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana – U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Gli esiti analitici (rapporti di prova delle analisi chimiche e batteriologiche effettuate sui campioni prelevati) vengono trasmessi al suddetto Dipartimento ASM con l’indicazione di eventuali superamenti dei parametri analizzati rispetto ai valori limite previsti dalla vigente Normativa (D.Lgs.31/2001). La valutazione finale dei risultati delle analisi ed il conseguente “Giudizio di Potabilità” sono di competenza del Dipartimento di Prevenzione della Salute Umana. I laboratori ARPAB operano come supporto tecnico della ASL competente per territorio cui spettano le valutqazioni Igienico-Sanitarie del caso. Ad ogni buon conto le decisioni finali in merito all’utilizzo delle acque condottate, destinate al consumo umano, vengono assunte dal Sindaco con apposite Ordinanze Pubbliche alle quali i cittadini debbono attenersi.
L’ufficio Risorse idriche del Dipartimento Provinciale ARPAB di Matera esegue campionamenti e analisi delle acque condottate, in tutti i Comuni della provincia di matera, secondo un programma concordato con il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana – U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Gli esiti analitici (rapporti di prova delle analisi chimiche e batteriologiche effettuate sui campioni prelevati) vengono trasmessi al suddetto Dipartimento ASM con l’indicazione di eventuali superamenti dei parametri analizzati rispetto ai valori limite previsti dalla vigente Normativa (D.Lgs.31/2001). La valutazione finale dei risultati delle analisi ed il conseguente “Giudizio di Potabilità” sono di competenza del Dipartimento di Prevenzione della Salute Umana. I laboratori ARPAB operano come supporto tecnico della ASL competente per territorio cui spettano le valutqazioni Igienico-Sanitarie del caso. Ad ogni buon conto le decisioni finali in merito all’utilizzo delle acque condottate, destinate al consumo umano, vengono assunte dal Sindaco con apposite Ordinanze Pubbliche alle quali i cittadini debbono attenersi.