L’emissione in atmosfera è definita quale qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico, mentre l’inquinamento atmosferico indica ogni modificazione dell’aria atmosferica, dovuta all’introduzione nella stessa di una o più sostanze, in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell’ambiente, oppure tali da ledere i beni materiali o  compromettere gli usi legittimi dell’ambiente.

Con riguardo alle diverse tipologie di emissioni si distinguono:

emissione convogliata: emissione di un effluente gassoso effettuata attraverso uno o più appositi punti;

emissione diffusa: emissione diversa da quella ricadente nella definizione precedente; con tale termine si intendono tutte quelle dispersioni in atmosfera che provengono da sorgenti non puntiformi, quali serbatoi e contenitori in genere (nelle fasi di riempimento/svuotamento), dispersioni di materiale polverulento, evaporazione da superfici liquide, ecc. Per le lavorazioni di cui all’articolo 275, le emissioni diffuse includono anche i COV contenuti negli scarichi idrici, nei rifiuti e nei prodotti.

Le emissioni diffuse possono essere tecnicamente convogliabili, sulla base delle migliori tecniche disponibili, dove per “tecniche” si intendono non solo le tecniche impiegate ma anche le modalità di progettazione, costruzione, gestione, esercizio e chiusura degli impianti. Sono “migliori” le tecniche più efficaci ad abbattere gli inquinanti immessi in atmosfera, mentre la “disponibilità” è imperniata sul concetto di accessibilità tecnica ed economica, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte in ambito nazionale, purché il gestore possa utilizzarle a condizioni ragionevoli.

Un sottoinsieme rilevante delle emissioni diffuse è costituito dalle “emissioni fuggitive” risultanti da una perdita graduale di tenuta di una parte delle apparecchiature (valvole, flange, pompe, ecc.) designate a contenere/movimentare un fluido (liquido o gassoso).

Nel 2020, inoltre, è stata introdotta nel testo unico ambientale – Parte V – la nozione di emissioni odorigene, intese come emissioni convogliate o diffuse aventi effetti di natura odorigena.