Gli elettrodotti sono composti da linee elettriche, cabine di trasformazione che generano campi elettromagnetici a bassa frequenza (generalmente 50Hz nella rete elettrica).
Le linee elettriche si dividono in 3 grandi classi:
- alta tensione (380 kV, 220 kV e 132 kV): sono le sorgenti di campi elettromagnetici a bassa frequenza di maggior interesse per l’esposizione della popolazione.
- media tensione (15 kV)
- bassa tensione (380V e 220V): sono le linee che portano l’energia nei luoghi di vita e di lavoro
Le linee elettriche a 132kV e a 15 kV non sono solo aeree esterne, ma possono anche essere interrate in cavidotto.
Le cabine di trasformazione, nelle quali la tensione viene trasformata da alta a media, o da media a bassa tensione, si dividono in 3 tipologie:
- stazioni di trasformazione (riduzione di tensione da 380 kV e 220 kV a 132 kV)
- cabine primarie di trasformazione (riduzione di tensione da 132 kV a 15 kV)
- cabine secondarie di trasformazione MT/BT (riduzione di tensione da 15 kV a 380 V e a 220 V).
Nello spazio intorno a un elettrodotto sono presenti:
- un campo elettrico con la frequenza di 50 Hz, che si propaga verticalmente tra i conduttori della linea ed è molto intenso sotto i conduttori stessi si misura in V/m;
- un campo magnetico con frequenza di 50 Hz, che si propaga dai conduttori per cerchi concentrici e si misura in µTesla (µT).
Il campo elettrico prodotto dagli elettrodi è facilmente schermato dalla maggior parte degli oggetti (anche la vegetazione e le strutture murarie). Esposizioni significative a questo campo elettrico si possono avere solo per alcuni tipi di attività professionali.
Il campo magnetico prodotto dagli impianti elettrici, invece, è poco attenuato da quasi tutti gli ostacoli normalmente presenti, per cui la sua intensità si riduce soltanto al crescere della distanza dalla sorgente. L’intensità del campo magnetico è direttamente proporzionale alla quantità di corrente che attraversa i conduttori della linea elettrica, pertanto varia a seconda dell’energia prodotta e dalla potenza assorbita (consumi).
Per le linee aeree esterne, il campo magnetico a parità di corrente, varia con la distanza dalla linea, attenuandosi all’aumentare della stessa.
Nel caso di linee interrate, il campo magnetico generato è significativamente ridotto e si attenua già a pochi metri dalla linea, non per la schermatura del terreno, ma per il fatto che i conduttori sono tra loro molto ravvicinati, ottenendo una sovrapposizione degli effetti che fa, di fatto, diminuire la risultante del campo generato.
Per gli elettrodotti ad alta tensione non è possibile definire una distanza di sicurezza uguale per tutti gli impianti, proprio perché non tutte le linee trasportano la stessa quantità di energia. Pertanto la distanza di sicurezza (DPA) viene determinata in funzione delle caratteristiche della linea e della tipologia di corrente trasportata.
Nel caso delle cabine di trasformazione MT/BT l’impatto elettromagnetico è spazialmente molto confinato: campi significativi si possono trovare soltanto entro distanze di qualche metro dal perimetro della cabina stessa. Nel caso di appartamenti posizionati sopra la cabina i campi sono normalmente molto contenuti, campi un po’ più intensi si possono trovare nelle stanze direttamente adiacenti a tali impianti.
I limiti di esposizione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza stabiliti dalla normativa DPCM 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la Protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti” sono tre:
- limite di esposizione 100 µT: livello di induzione magnetica che non deve essere mai superato in nessun punto dello spazio
- valore di attenzione 10 µT: livello di induzione magnetica che non deve essere superato nei luoghi adibiti a permanenza prolungata della popolazione superiore alle 4 ore giornaliere; si applica alle situazioni esistenti
- obiettivo di qualità 3 µT: livello di induzione magnetica che non deve essere superato nei luoghi adibiti a permanenza prolungata della popolazione superiore alle 4 ore giornaliere; si applica alle nuove realizzazioni (nuovi edifici vicini ad elettrodotti esistenti, oppure nuovo elettrodotto vicino ad edifici esistenti).