Recentemente l’opinione pubblica ha iniziato ad interessarsi con crescente preoccupazione degli eventuali effetti nocivi derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM) di origine artificiale: si è così diffuso quella sorta di allarme sociale individuato con il termine di elettrosmog.

Nozioni generali

Esistono tipicamente tre tipologie di misurazioni: a banda stretta, a banda larga con strumento portatile, in continuo. Le misure a banda stretta vengono eseguite facendo uso di un analizzatore di spettro portatile cioè un dispositivo in grado di misurare le singole componenti frequenziali del CEM e quindi in grado di discriminare (per quanto riguarda le problematiche in esame) tutte le componenti. 

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Effetti sanitari

Il rapido diffondersi dell’uso di telefoni mobili e delle necessarie stazioni di trasmissione ad essi correlati, ha ovviamente suscitato timori per eventuali effetti nocivi sulla salute. Per tal motivo la comunità scientifica ha dedicato un’attenzione sempre crescente allo studio degli effetti ambientali e sanitari legati all’utilizzazione di apparecchiature che emettono campi elettromagnetici.

Architettura

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Le centraline, posizionate sul territorio in vicinanza di siti “probabilmente inquinati”, perché prossimi ad impianti radiotrasmittenti, misurano con le modalità suddette i valori di CEM : i dati vengono trasmessi, via GSM, ad un centro di controllo locale, ubicato presso la sede centrale dell’ ARPAB di via della Fisica, che provvede alla validazione dei dati ed alla loro archiviazione. Tali dati vengono, subito dopo la fase di validazione, spediti al centro nazionale di controllo che provvede a memorizzarli in un database e a renderli pubblici sul sito internet del monitoraggio all’ indirizzo www.monitoraggio.fub.it