Nell’aria atmosferica che ci circonda e che respiriamo sono presenti moltissime particelle di origine biologica (pollini, spore, acari, microrganismi, frammenti di insetti) e particelle abiotiche (polveri, fumi, particolato, ecc.) che hanno effetti sugli animali, sulle piante e sull’uomo. Il monitoraggio aerobiologico viene effettuato per evidenziare le variazioni quantitative e qualitative delle bioparticelle che si verificano nel tempo.
L’ARPAB ha attivato il monitoraggio di pollini e spore aerodispersi nelle città di Potenza e Matera nel 2004 e ha contribuito, con il coordinamento dell’APAT, all’implementazione della RIMA, la Rete Italiana di Monitoraggio Aerobiologico, costituita da 96 centri situati su tutta la penisola e gestiti da vari enti, che avevano “messo insieme le proprie forze” per realizzare la maggiore copertura possibile del territorio nazionale.
A partire dal 2010 la rete nazionale di monitoraggio aerobiologico, è sta rinominata POLLnet (dal nome del progetto originario dell’Agenzia Nazionale per l’Ambiente da cui tutto ha preso vita), ed è costituita dalle sole stazioni appartenenti alle ARPA/APPA, guadagnando una maggiore uniformità ed efficienza di gestione.