L’ufficio Suolo e Rifiuti svolge attività e compiti di prevenzione e controllo in materia ambientale con funzioni di supporto tecnico-scientifico alle autorità locali amministrative e giudiziarie.Le materie di competenza riguardano tutte le fasi di gestione dei rifiuti, la bonifica e il recupero di siti contaminati o degradati, gli impianti di depurazione e gli scarichi.
L’ufficio, inoltre gestisce la Sezione Regionale del Catasto Rifiuti, che costituisce una porzione della Sezione Nazionale del Catasto Rifiuti con sede presso APAT a Roma. Tra le attività previste sono da considerare l’organizzazione e la gestione delle reti di monitoraggio e del sistema informativo regionale ambientale, l’elaborazione per la parte di propria competenza della relazione sullo stato dell’ambiente regionale.
In definitiva le funzioni specifiche dell’ufficio consistono in:
- gestione delle seguenti banche dati:
MUD ( modello unico di dichiarazione ambientale L.70/94)
Archivio apparecchiature contenenti PCB ( D. Lgs. 209/99)
Impianti di depurazione pubblici
Altre informazioni relative ai rifiuti:
- partecipazione a progetti nazionali inerenti la gestione e caratterizzazione dei rifiuti, bonifiche di siti contaminati
- partecipazione a gruppi di lavoro per la redazione di linee guida e procedure inerenti i temi “suolo e rifiuti”
- supporto tecnico nella valutazione di piani di caratterizzazione e bonifiche dei siti contaminati
- coordinamento e realizzazione di campagne per censimenti e monitoraggio dei settori suolo e rifiuti
- formulazione alle autorità amministrative locali di proposte e pareri relativi a limiti di accettabilità di sostanze inquinanti, a piani e progetti ambientali, al rilascio di autorizzazioni.
Catasto rifiuti
Il Catasto dei rifiuti assicura un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato in materia di produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali.
Ai sensi dell’articolo 189, comma 1 del d.lgs. n. 152/2006 il Catasto dei rifiuti è organizzato in una Sezione nazionale (che ha sede presso l’ISPRA) e in Sezioni regionali o delle Province autonome di Trento e di Bolzano (presso le Agenzie regionali e delle Province autonome per la protezione dell’ambiente)
All’ISPRA viene affidato il compito di stabilire, le elaborazioni da effettuarsi sui dati e le modalità della loro validazione. L’ARPA Basilicata provvede all’elaborazione dei dati di competenza e ne assicura la trasmissione alla Sezione Nazionale che provvede alla diffusione delle informazioni ai soggetti competenti e al pubblico.
La base informativa della Sezione Regionale del Catasto dei Rifiuti in Basilicata è costituita principalmente dai dati provenienti dalle dichiarazioni MUD e dalle denunce dei detentori di apparecchiature contenenti PCB.
Siti contaminati
La legislazione relativa ai siti contaminati è stata aggiornata con l’emanazione del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152, Norme in materia Ambientale (Testo Unico in Materia ambientale G.U. 88 14/04/2006) e successive modifiche ed integrazioni. Tale decreto nella Parte IV al Titolo V “Bonifica di siti contaminati” e nei relativi allegati definisce le procedure, le modalità e i criteri in base ai quali operare in tale ambito
Il Titolo V “Bonifica dei Siti Contaminati” all’articolo 240 comma d) ed e) riporta quanto segue:
d) sito potenzialmente contaminato: un sito nel quale uno o più valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali risultino superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione (Csc), in attesa di espletare le operazioni di caratterizzazione e di analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica, che ne permettano di determinare lo stato o meno di contaminazione sulla base delle concentrazioni soglia di rischio (Csr);
e) sito contaminato: un sito nel quale i valori delle concentrazioni soglia di rischio (Csr), determinati con l’applicazione della procedura di analisi di rischio di cui all’allegato 1 alla parte quarta del presente decreto sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, risultano superati.
Il nuovo quadro normativo vigente introduce due livelli di riferimento le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) e le Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR). Al contrario di quanto previsto nel D.M. 471/99, vecchio decreto che regolamentava i siti inquinati riportando solo dei limiti di riferimento, attualmente nel D.Lgs.152/06 tali limiti, con qualche piccola modifica, sono considerati solo delle soglie di attenzione (CSC) superate le quali bisogna approfondire le indagini per valutare la presenza di rischio per l’ambiente e la salute umana, definendo così le CSR. Solo il superamento delle CSR richiede interventi di bonifica e ripristino ambientale.
Le attività dell’Ufficio in materia di siti contaminati, sinteticamente, prevedono:
- supporto tecnico-analitico agli Enti preposti in materia di bonifica dei siti contaminati;
- partecipazione a Gruppi di Lavoro inerenti tematiche relative alla contaminazione dei siti contaminati;
- partecipazione a Conferenze di servizio per la valutazione e l’approvazione degli elaborati progettuali inerenti i processi di bonifica secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
- supervisione e controllo analitico delle attività di caratterizzazione e bonifica.
Normativa di riferimento
- D.G.P.228/03
linee guida procedure autorizzazione eserc. imp. mobili - D.C.I. 27/7/84
disposizioni prima applicazione art.4 D.P.R. 915/82, discariche - Decreto legislativo 22/97
- Decreto Ronchi, sui rifiuti
- Decreto legislativo 95/92
eliminazione oli usati - Decreto legislativo 99/92
utilizzazione fanghi - Decreto legislativo 508/92
rifiuti animali - Regol. 03/10/2002 n 1774/Ce
norme sanitarie sottoprodotti animali - L. 257/92
amianto - Decreto legislativo 114/95
amianto - Decreto ministeriale 5/2/98
procedure semplificate recupero rifiuti non pericolosi - Decreto ministeriale 141/98
smaltimento rifiuti pericolosi - Decreto ministeriale 161/02
procedure semplificate recupero rifiuti pericolosi - Decreto ministeriale 145/98
formulario - Decreto ministeriale 148/98
registri - Decreto ministeriale 406/98
albo gestori rifiuti - Decreto ministeriale 372/98
catasto rifiuti - Decreto ministeriale 370/98
criteri spedizione rifiuti transfrontaliere - Decreto legislativo 209/99
comunicazioni e smaltimento Pcb e Pct - Decreto ministeriale 11/10/01
utilizzo dei trasformatori contenenti Pcb - Decreto ministeriale 124/00
norme sugli impianti di incenerimento - Decreto legislativo 133/05
norme sugli impianti di incenerimento - D.P.R. 254/03
gestione dei rifiuti sanitari - Legge regionale 6/01
piano regionale gestione rifiuti - Legge regionale 2/02
mod. ed integr. L..r. 6/01 - Legge regionale 15/03
integrazione piano regionale rifiuti imballaggio - D.G.R.1616/03 e *D.C.R. 703/03
integrazione p.r. rifiuti apparecchi PCB - D.G.R. 1903/04
programma di smaltimento e decontaminazione apparecchi contenenti PCB - D.G.R. 1904/04
programma di riduzione rifiuti biodegradabili da collocare in discarica - Decreto ministeriale 9/4/02
nuovo elenco codici rifiuti - Decreto legislativo 36/03
norme sullo smaltimento di rifiuti in discariche - Decreto ministeriale 13/03/03
criteri di ammissibilità di rifiuti in discarica - Decreto ministeriale 03/08/05
criteri di ammissibilità di rifiuti in discarica - Decreto legislativo 209/03
veicoli fuori uso - Decreto ministeriale194/03
pile e accumulatori con sostanze pericolose - Decreto ministeriale 203/03
fabbisogno uffici pubblici materiale ricicl. > 30% - Decreto ministeriale 460/99
conferimento ai centri di raccolta dei veicoli fuori uso - Decreto ministeriale 15/07/98
consorzio obblig. riciclaggio polieco, oli vegetali e grassi animali - Legge regionale 12/94
utilizzazione fanghi in agricoltura - L. 574/96
utilizzazione agronomica acque di vegetazione - Decreto ministeriale 06/07/05
utilizzazione agronomica acque di vegetazione - Circolare 05/03/98 (MUD) Decreto legislativo 151/05
smaltimento apparecchiature elettriche
- D.G.P. 246/02
linee guida acque di dilavamento e di prima pioggia - D.C.I. 4/2/77
norme tecniche di tutela delle acque dall’inquinamento - Decreto legislativo 152/99
tutela acque - Decreto legislativo 258/00
protezione acque da inquinamento di nitrati - Decreto ministeriale 185/03
riutilizzo acque reflue depurate - Legge regionale3/94
tutela risorse idriche - D.C.R. 1235/94
regol. art.4, tutela risorse idriche
- Decreto Legislativo 152/2006 parte Quarta Titolo V
bonifica di siti contaminati - Legge regionale 6/01
piano regionale gestione rifiuti - Legge regionale 2/02
mod. ed integr. L..r. 6/01 - D.G.R. 1527/01
norme tecniche bonifica siti inquinati
Controlli AIA
Rifiuti Ecobas di Pisticci (Mt): i risultati dei campioni di terreno ed acqua sotterranea – (10/05/2018)
Sono disponibili i risultati dei campioni di terreno ed acqua sotterranea effettuati dai tecnici dell’Ufficio Suolo e Rifiuti del Dipartimento Provinciale di Matera ed analizzati dal Laboratorio Strumentale del Dipartimento Provinciale di Potenza, presso la Piattaforma per il trattamento e lo smaltimento dei Rifiuti Speciali della Ditta Ecobas srl di Pisticci.
Per l’esecuzione del Piano di Indagini prescritto dall’AIA di cui alla DGR 441/2017 sono stati prelevati n. 2 campioni di terreno dai Sondaggi SG1(6,00-7,00m) e Pz2bis (2,00-3,00m) e n.2 campioni di acqua sotterranea dai Piezometri SG4-Pz4 e SG5-Pz5. Dall’esame dei rapporti di prova sui campioni di terreno non sono stati riscontrati superamenti dei limiti normativi previsti. Viceversa, nelle acque sotterranee sono stati riscontrati superamenti dei limiti della Tabella 2, all.5, parte IV del D.Lgs.152/2006, comunicati alle autorità competenti. Si riportano di seguito i relativi rapporti di prova dei monitoraggi eseguiti:
Campionamenti piezometri
- Campionamento piezometro SG4-PZ4 del 03.10.2017
- Campionamento piezometri SG4-PZ4 e SG1-PZ1 del 20.02.2018
- Campionamento piezometri SG4-PZ4 e SG1-PZ1 del 13.03.2018
Campionamenti terreno