Acque di scarico

L’Arpab esegue il monitoraggio ed il controllo delle acque di scarico all’interno della
regione Basilicata, come previsto dalla normativa ambientale vigente. La regolamentazione degli scarichi di acque reflue industriali ed urbane viene normata al Titolo III, Capo III, della Parte Terza del D.Lgs. n.152/2006. In particolare, come definito all’art.101, comma 1, tutti gli scarichi sono disciplinati in funzione del rispetto degli obiettivi di qualità dei corpi idrici e devono rispettare i valori limite previsti nell’Allegato 5, parte Terza dello stesso decreto, considerando il recapito finale.

Tabella 1: Numero minimo di campioni per il rispetto dei limiti indicati nelle Tabelle 1 e 2

Dimensione impianto
Frequenza
da 2000 a 9999 A. E.
12 campioni il primo anno e 4 negli anni successivi, purché lo scarico sia conforme. Qualora non lo fosse, nell’anno successivo devono essere prelevati 12 campioni
da 10000 a 49999 A. E.
12 campioni
oltre 50000 A. E.
24 campioni

I gestori degli impianti devono, inoltre, assicurare un sufficiente numero di autocontrolli sugli scarichi dell’impianto di trattamento e sulle acque in entrata. L’autorità competente per il controllo deve altresì verificare, con la frequenza minima di seguito indicata, il rispetto dei limiti della Tabella 3.

Tabella 2: Numero minimo di campioni per il rispetto dei limiti indicati nella Tabella 3

Potenzialità impianto
Frequenza
da 2000 a 9999 A. E.
1 volta l’anno
da 10000 a 49999 A. E.
3 volte l’anno
oltre 49999 A. E.
6 volte l’anno

Affinché lo scarico sia considerato in regola i risultati non conformi, espressi in concentrazione, non devono discostarsi dai valori tabellari oltre il 100% per i parametri BOD5, COD e oltre il 50% per il parametro solidi sospesi.

Personale referente

Dott. Achille Palma – achille.palma@arpab.it

Normative settore