Ozono

Caratteristiche

L’ozono è un gas altamente reattivo dall’odore pungente e, ad elevate concentrazioni, assume un colore blu.

É presente nella stratosfera ad un’altezza compresa fra i 30 e i 50 chilometri dal suolo e la sua presenza protegge la superficie terrestre dalle radiazioni ultraviolette emesse dal sole. La riduzione dell’usuale concentrazione di questo composto in determinate aree della stratosfera è chiamata generalmente “buco dell’ozono”. L’ozono presente invece nella parte di atmosfera più prossima alla superficie terrestre (troposfera) è un componente dello “smog fotochimico”, particolarmente rilevante nei mesi estivi.

Periodicità critiche

Le concentrazioni ambientali di O3 tendono ad aumentare durante i periodi caldi e soleggiati dell’anno. Nell’arco della giornata, i livelli sono bassi al mattino (fase di innesco del processo fotochimico) raggiungono il massimo nel primo pomeriggio e si riducono progressivamente nelle ore serali con il diminuire della radiazione solare.

Origine

L’ozono è un inquinante di natura secondaria, ovvero non è direttamente generato da attività antropiche e si forma in atmosfera a seguito di un ciclo di complesse reazioni fotochimiche che coinvolgono in particolare gli ossidi di azoto e alcuni tra i composti organici volatili (COV) denominati precursori.

Effetti sull'uomo

A livello cellulare l’O3 agisce ossidando i gruppi sulfidrilici presenti in enzimi, coenzimi, proteine e acidi grassi insaturi interferendo così con alcuni processi metabolici fondamentali e provocando il danneggiamento delle membrane degli organelli cellulari. Il bersaglio principale dell’ozono è l’apparato respiratorio dove i danni principali sono a carico dei macrofagi e delle pareti delle piccole arterie polmonari.

Gli effetti acuti comprendono secchezza della gola e del naso, aumento della produzione di muco, tosse, faringiti, bronchiti, diminuzione della funzionalità respiratoria, dolori toracici, diminuzione della capacità battericida polmonare, irritazione degli occhi, mal di testa.

Le conseguenze a seguito di esposizioni a lungo termine sono: fibrosi, effetti teratogeni, effetti sulla paratiroide e sul sistema riproduttivo.

Effetti sull'ambiente

L’ozono provoca una riduzione nella crescita delle piante e, a maggior concentrazione, clorosi e necrosi delle foglie. Il primo effetto visibile si manifesta sui cloroplasti che, dopo l’esposizione, assumono una colorazione verde chiara e si rompono facilmente, disperdendo la clorofilla nel citoplasma cellulare. L’ozono provoca un’alterazione del bilancio ionico, modifica gli amminoacidi, altera il metabolismo proteico, modifica la composizione in acidi grassi insaturi e reagisce con i residui solfidrici. Provoca un crollo immediato del livello di ATP ed inibisce la fissazione della CO2. L’ozono causa clorosi con colorazione giallo pallido delle foglie (particolarmente evidente negli aghi dei pini) e provoca un prematuro invecchiamento della pianta.

Metodo di riferimento per la misurazione

Norma Uni En 14625:2005 “Qualità dell’aria ambiente. Metodo normalizzato per la misurazione della concentrazione di ozono mediante fotometria ultravioletta”.

Riferimenti